Dieci progetti con il Bando Ricerca 2025 realizzato da Fondazione Caript

Dieci progetti con il Bando Ricerca

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Dieci progetti con il Bando Ricerca

Studi sulle produzioni vivaistiche, sull’invecchiamento in montagna, sullo sviluppo del turismo, sull’intelligenza artificiale per il sistema museale tra i progetti cui la Fondazione destina oltre 300mila euro

Dieci progetti con il Bando Ricerca 2025 realizzato da Fondazione Caript

I contributi con il  Bando Ricerca 2025

Dieci progetti con il Bando Ricerca 2025, a cui la Fondazione destina 344.385 euro di  contributi. Il bando è realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Due sono le linee di intervento: ricerca scientifica e innovazione aziendale.

I  temi al centro dei progetti

«Comunità, territori e sviluppo – dichiara il presidente di Fondazione Caript Luca Gorisono i temi che abbiamo messo al centro. I progetti riguardano la salvaguardia dell’ambiente, la sostenibilità delle produzioni agricole, lo sviluppo delle aree interne e la valorizzazione del patrimonio culturale. In questi ambiti, azioni realmente incisive hanno come presupposto indispensabile l’acquisizione di conoscenze, per cui occorre un impegno condiviso con università e sistema delle imprese. Voglio ringraziare Intesa Sanpaolo che, anche in questa occasione, ha rinnovato attenzione e supporto a una nostra iniziativa, consentendoci di realizzarla».

«Gli esiti del bando di ricerca promosso dalla Fondazione Caript confermano la capacità del territorio di esprimere eccellenze e competenze di grande valore –. Dichiara Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo  La sinergia con la Fondazione ci permette non solo di sostenere la ricerca scientifica, ma anche di valorizzare le risorse imprenditoriali e le filiere distintive locali. Prima fra tutte quella del vivaismo, che rappresenta uneccellenza a livello internazionale, e che può diventare il fulcro di un modello di sviluppo sostenibile e competitivo. Come Banca sosteniamo le filiere con agevolazioni e credito, avendo contrattualizzato, solo in Toscana e Umbria, ben 98 Capofiliere, che coinvolgono 3500 fornitori per un giro di affari complessivo di circa 14 miliardi di euro».

Due progetti di innovazione aziendale

Per l’innovazione aziendale è finanziata una ricerca dell’Università di Firenze. Il tema è  convertire gli scarti delle produzioni agricole in materiale da impiegare come substrato nella coltivazione in vaso, come alternativa alla torba. La ricerca, a cura del Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari ambientali e forestali (Dagri), sarà realizzata con la Cooperativa Agricola Agribios. In collaborazione con l’azienda Vannucci Piante è un’altra ricerca, sempre a cura del Dagri, per comprendere, in specie di piante ornamentali non ancora indagate sotto questo aspetto, come il processo di fotosintesi incida sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Una ricerca sul turismo

Per la ricerca scientifica, è dedicato allo sviluppo del turismo uno studio, a cura del Dipartimento di scienze per l’economia e l’impresa (Disei) dell’Università di Firenze, per elaborare un’offerta territoriale integrata. L’obiettivo è rafforzare l’attrattività della provincia di Pistoia e la ricerca potrà essere di supporto a progetti come la Fondazione Turismo di Montecatini, di recente costituzione.

Progetti in montagna

La montagna pistoiese è protagonista di due ricerche sostenute da Fondazione Caript. La prima, sempre a cura del Disei, è dedicata alle condizioni di vita della popolazione anziana con l’obiettivo, tra l’altro, di valutare se un modello di “senior housing” risponda a esigenze delle comunità montane. I dati acquisiti potranno contribuire a realizzare interventi più sostenibili e aderenti alle reali esigenze di questo territorio. La seconda riguarda uno dei prodotti simbolo della montagna pistoiese: il mirtillo nero. A cura del Dipartimento di farmacia dell’Università di Pisa, lo studio è sull’utilizzo degli scarti derivanti dalla lavorazione di questo frutto di bosco per sviluppare una crema per le gambe con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Indagine sulle reliquie dei santi

Tra Pistoia e Pescia si svolgerà una ricerca su reliquie di santi oggetto di particolare devozione popolare: San Giulio di Pistoia, Beato Lorenzo da Ripafratta, Sant’Allucio di Pescia e Beato Bonaventura Bonaccorsi. Lo studio è dell’Università di Pisa (Dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina) e sarà condotto, tra l’altro, con radiografie e datazioni radiocarboniche. L’obiettivo è una rilettura critica delle biografie dei santi, valorizzando il patrimonio sacro delle Diocesi di Pistoia e di Pescia.

Per la cultura

In ambito culturale, è finanziata una ricerca (del Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Firenze) sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale per costruire interfaccia, sotto forma di chatbot, con i cataloghi digitali della rete Simup, il Sistema Museale Pistoiese.

Esiti completi

Tutti i progetti di ricerca scientifica hanno ottenuto un contributo che copre l’80% delle spese mentre i due progetti di innovazione aziendale sono interamente finanziati. Gli esiti completi del Bando Ricerca 2025 sono pubblicati qui.




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