La Fondazione sostiene la ricerca contro il covid

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La Fondazione sostiene la ricerca contro il covid

Oltre mezzo milione di euro per studi negli ospedali di Pistoia e Pescia

Studiare le conseguenze cardiologiche e neurologiche dell’infezione da Covid-19, analizzare le correlazioni tra il virus e gravi patologie oncologiche e pediatriche, favorire l’inserimento di persone a rischio di marginalità in percorsi terapeutici e assistenziali.

Sono gli obiettivi delle ricerche che saranno realizzate grazie a 2021 VS COVID: cura e prevenzione la nostra sfida, progetto per la cui attuazione Fondazione Caript e Ausl Toscana Centro hanno sottoscritto un’apposita convenzione. L’accordo è stato firmato da Cristina Pantera, vicepresidente di Fondazione Caript e da Paolo Morello Marchese, direttore generale della Ausl e prevede, da parte della Fondazione, un finanziamento di 550.700 euro a favore dell’azienda sanitaria.

Nel dettaglio gli interventi previsti dal progetto, che ha durata triennale, sono i seguenti:

  1. CaPos: analisi delle alterazioni molecolari del carcinoma polmonare in associazione all’infezione da SARS-CoV-2; studio realizzato nelle strutture di Oncologia Medica degli ospedali San Jacopo di Pistoia e SS. Cosma e Damiano di Pescia (referente dr. Mauro Iannopollo, con la collaborazione del dr. Franco Vannucci).
  2. CardioSars: studio clinico e molecolare per la prevenzione del rischio cardiovascolare in pazienti con infezione da Sars-Cov-2 e/o malattia Covid-19, realizzato nelle strutture di Cardiologia, Anestesia Terapia Intensiva e Pneumologia dell’ospedale San Jacopo (referente dr. Marco Comeglio, con la collaborazione del dr. Franco Vannucci).
  3. CI-EMME-TD:“carta di identità dei bambini basata sul microbioma”, per comprendere le patologie della tiroide associate alle alterazioni immunologiche da SARS-CoV-2; studio realizzato nelle Pediatrie degli ospedali San Jacopo e SS. Cosma e Damiano (referente dr. Rino Agostiniani, con la collaborazione della dr.ssa Fernanda Barontini).
  4.  MarIns: screening infettivologico in popolazioni marginali nell’area di Pistoia e Pescia, con inserimento dei soggetti positivi in percorsi terapeutici e assistenziali; progetto realizzato nella struttura di Malattie Infettive 2 dell’ospedale San Jacopo (referente dr. Pierluigi Blanc).
  5. NEUROCOV: studio delle conseguenze neurologiche e cognitive in pazienti affetti da Covid-19 realizzato dal Dipartimento Specialistiche Mediche – Area malattie celebro-vascolari e degenerative dell’Ausl Toscana Centro (referente dr. Pasquale Palumbo, con la collaborazione del dr. Gino Volpi).

Tutti i suddetti progetti sono realizzati in collaborazione con diversi Dipartimenti dell’Università di Firenze (Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, NEUROFARBA e il Centro interdipartimentale MaSVE).

Oltre alle risorse per consentire all’azienda sanitaria questi interventi, la convenzione impegna Fondazione Caript a finanziare anche il progetto R.O.S.E., con il quale all’Ausl Toscana Centro vengono destinati 19.517 euro per acquistare due microscopi per l’Anatomia Patologica dell’ospedale di Pescia (referente dr.ssa Gilda Barbiroglio).

Per 2021 VS COVID, la Fondazione Caript ha già sottoscritto in precedenza convenzioni con i dipartimenti universitari che partecipano al progetto. Con le risorse a questi assicurate per condurre gli studi, l’impegno finanziario complessivo da parte della Fondazione sfiora un milione e 300mila euro. 

Le ricerche che saranno realizzate, oltre che per la sede di svolgimento, in diversi casi sono specificamente legate al territorio della Provincia di Pistoia.

Il progetto CaPos, ad esempio, parte dalla valutazione che l’area di Pistoia e Pescia ha dati superiori alla media regionale su incidenza e mortalità per tumori polmonari. Questo consentirà di studiare in modo particolarmente efficace l’impatto dell’infezione da Sars-CoV-2 su pazienti con tumori in metastasi e la correlazione tra le due malattie. 

Di ambito sociosanitario è MarIns, uno screening che sarà condotto tra popolazioni marginali delle aree urbane di Pistoia, Pescia e Montecatini. Il progetto è rivolto a homeless, immigrati, persone in situazioni di disagio sociale o economico che, per la loro condizione, spesso non si rivolgono ai canali ufficiali di assistenza, rimanendo così esclusi dai sistemi di tracciamento e dalle cure.

I soggetti coinvolti saranno sottoposti a test infettivologici completi (per epatite B e C, tubercolosi, Hiv, sifilide e Covid-19) che si svolgeranno in sedi quali mense popolari, centri di accoglienza e centri di distribuzione di vestiario e beni di prima necessità.

Con 2021 VS Covid – sottolinea Lorenzo Zogheri, presidente di Fondazione Caript – diamo continuità al progetto ‘Pistoia si rinnova’ e ai nostri interventi per l’acquisto di attrezzature sanitarie. Con questa azione, per rispondere alla pandemia, abbiamo destinato quasi tre milioni di euro a rafforzare ospedali e rete del welfare locale. Con questo ulteriore, importante contributo proseguiamo, dunque, nell’impegno per la ricerca e l’innovazione e nel già ben avviato percorso di collaborazione con l’Azienda Usl Toscana Centro, la Regione Toscana e il mondo universitario”.

“Con questo ulteriore e considerevole finanziamento – dichiara Paolo Marello Marchese, direttore generale dell’Azienda Usl Toscana Centro – prosegue il percorso di collaborazione con la Fondazione già avviato con il progetto Pistoia si Rinnova. Con il nuovo protocollo d’intesa, anch’esso di realizzazione triennale come il precedente e in continuità, si svilupperanno nelle strutture identificate degli Ospedali SS. Cosma e Damiano e San Jacopo studi e ricerca clinica sugli effetti sociosanitari legati alla pandemia Sars-Cov2. Il contributo economico, le donazioni dei beni biomedicali, le collaborazioni con i Dipartimenti Universitari grazie al sostegno della Fondazione saranno efficacemente utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi individuati nei singoli progetti e quindi per sviluppare nuovi percorsi per la prevenzione e il contenimento dell’infezione da coronavirus oltre che per curarne le sequele cliniche conseguenti. Ringraziamo pertanto la Fondazione che, intercettando il delicato momento sanitario e sociale che il territorio sta attraversando, incrementa il suo impegno per i nostri presidi ospedalieri; essi sono già stati oggetto della sua attenzione durante l’emergenza in atto con la donazione di attrezzature sanitarie e dispositivi medici che si sono dimostrati fondamentali per affrontare la pandemia”.




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