Ai Dialoghi tribù alimentari e agricoltura spaziale

Ai Dialoghi tribù alimentari e agricoltura spaziale

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Ai Dialoghi tribù alimentari e agricoltura spaziale

Precetti religiosi legati al cibo e le sfide alimentari da affrontare per raggiungere Merte, tra i temi della seconda giornata del festival pistoiese dedicato al cibo

Ai Dialoghi tribù alimentari e agricoltura spaziale

Tribù alimentari

Ai Dialoghi tribù alimentari e agricoltura spaziale nel secondo giorno del festival. Tutto esaurito nel grande tendone di piazza del Duomo per l’incontro di sabato mattina “Di che cibo sei? Religioni, diete e tribù alimentari”. L’antropologo e giornalista Marino Niola è stato il relatore. Ricordando il significato di “dieta” in greco (dìaita, cioè stile di vita), Niola ha sottolineato come gli antichi greci “quando usavano questa parola parlavano di vita. Noi quando parliamo di dieta parliamo di girovita”. In un altro passaggio della sua conferenza, molto applaudita, l’editorialisti di La Repubblica, ha sottolineato che “il cibo è diventato un modo per marcare le proprie differenze, per comunicare la propria superiorità”. Affrontando il tema del rapporto tra cibo e religione, non è mancata una citazione di Tertulliano, tra i Padri della Chiesa, secondo il quale “nel giorno del Giudizio i grassi non entreranno in Paradiso, perché le porte sono troppo strette”. Esempio portato quando Niola ha parlato della stigmatizzazione, evidentemente non esclusiva dell’attuale epoca, del sovrappeso.

Agricoltura spaziale

Dell’ultima frontiera per l’alimentazione umana, i viaggi spaziali, ha parlato Stefania De Pascale, professoressa ordinaria di Orticoltura e Floricoltura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II nell’incontro dei Dialoghi al teatro Bolognini. Sottolineando che “nello spazio non ci sono taverne”, la professoressa ha parlato del progetto di portare l’uomo su Marte. Ci vorranno 520 giorni soltanto per raggiungere il pianeta rossa (la cui distanza minima dalla Terra è di 55 milioni di chilometri). Per questo la soluzione da trovare è come creare sulle navi spaziali ecosistemi uguali a quelli terrestri in grado di sostenere i viaggiatori stellari, a partire dalla piante, principale risorsa utilizzabile allo scopo. Più le distanze da coprire saranno grandi, maggiori saranno le sfide da affrontare per l’agricoltura spaziale. L’incontro al teatro Bolognini ha avuto per titolo “Agricoltura spaziale: piantare patate su Marte”.




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